Brenneke – Vademecum Del Perfetto Me
Artista: Brenneke
Album: Vademecum Del Perfetto Me
Etichetta: autoproduzione
Anno: 2016
Voto: 7,5
Nel duemilatredici Brenneke si era fatto notare con il brano “Ragnatele”. Un gioiellino grezzo, distinto da un linguaggio ed un immaginario personale in cui si mischiano drum machine, trombe e synth. Tre anni dopo, finalmente, è arrivato il momento di capire se dietro quel singolo si cela qualcosa di ancora più coinvolgente e vasto.
L’apertura anticipa le intenzioni: “Lascio il Gruppo per Intraprendere La Carriera Solista”, uno strumentale intrigante e complesso che chiarisce subito la cifra stilistica dell’album. Gli otto brani contenuti in “Vademecum del Perfetto Me” sono una colonna sonora avvolgente, in cui la voce ed i testi fungono anch’essi d’accompagnamento. La musicalità delle parole ed i concetti catturano e trasportano l’ascolto in un immaginario intimo, fatto di delusione, inconsapevolezza e ricerca di se stessi. Tre sono i brani che meglio rappresentano questo LP. “Le Cose Lucenti”, il primo singolo estratto, il cui mood è degno di “Friday I’m In Love” dei The Cure. “1997”, un flusso di coscienza ininterrotto, capace di mischiarsi magistralmente a chitarre e drum machine con venature industrial. Infine “Aforismi”, l’unico vero racconto, la cui conclusione si apre in un’atmosfera epica ed avvincente, quasi fosse un’opera sinfonica.
Brenneke, rifinisce con stile e personalità ogni testo ed arrangiamento, componendo un album che merita attenzione e tempo. L’ottima riuscita di questo esordio ufficiale va sicuramente anche ai groove ritmici di Matteo de Marinis e l’orecchio esperto di Francesco Tosi (Threestepstotheocean). Si tratta di un’opera dall’animo fortemente riflessivo, il ritrattato di un musicista polistrumentista estroso.
Davide Felletti