Cannibali Commestibili – S/T
Artista: Cannibali Commestibili
Album: S/T
Etichetta: Overdub Recordings
Voto: 8/10
Quando ero ragazzino una storia che mi aveva profondamente turbato era senza dubbio quella raccontata da “Alive”; il film che ricostruiva il disastro aereo delle Ande che nel 1972 aveva costretto i sopravvissuti al cannibalismo per poter restare in vita. Da quel momento in poi le battute fra gli amici a causa della mia costituzione fisica su chi “mangiare prima” in un caso come questo si sprecavano…
Ma senza divagare troppo: questi Cannibali Commestibili sono un power trio trentino che esordisce con un disco di nove brani che “cannibalizza” ciò che resta dell’alternative rock cantato in italiano mescolandolo principalmente con lo stoner d’oltre oceano e qualche altro ingrediente non ben precisato.
Una formula che mi ricorda gli italianissimi ma ormai defunti Mesas che nei primi anni 2000 mi avevano appassionato e non poco con un sound del tutto simile. Turo (basso), Daniel (chitarra) e Maurizio (batteria e voce) mettono in musica il documentario “Cannibals in the jungle” (che evidentemente li ha impressionati tanto quanto aveva fatto “Alive” con il sottoscritto) con un susseguirsi di sonorità ruvide e primordiali.
Il bello di brani come Goditi il silenzio o L.A. è proprio quella semplicità e immediatezza dell’alchimia chitarra/basso/batteria/voce senza troppi fronzoli e produzioni.
L’anima heavy blues viene invece fuori con una convincente spontaneità in Pioggia Acida mentre in Ingranaggio Fragile traspaiono chiari riferimenti a band come Monster Magnet e Orange Goblin.
“Cannibali Commestibili” è un convincente esordio che pecca soltanto della mancanza di un gran “singolone”. Ma nella giungla con una fame nera a chi importano posate, contorni e buone maniere?
Vincenzo Morreale