Cortisonici 2020 si racconta
Nonostante i diversi rinvii dettati dall’emergenza sanitaria, Cortisonici non si è mai fermato. Giunto alla sua diciassettesima edizione, il festival dedicato ai cortometraggi si svolgerà presso la tensostruttura dei Giardini Estensi di Varese dal 26 al 29 agosto. Per l’occasione abbiamo intervistato Tatiana Tascione, uno dei selezionatori ufficiali dei cortometraggi in gara.
La nuova edizione del festival si svolgerà a fine agosto. Ve lo aspettavate vista la particolare situazione che stiamo vivendo?
Quest’anno la situazione era incerta: dover annullare totalmente il festival sarebbe stato un vero peccato, dal momento che avevamo già organizzato tutto. Abbiamo aspettato di vedere l’evolversi della situazione: una volta compreso che il festival si sarebbe potuto svolgere, abbiamo pensato di sfruttare la possibilità di farlo all’aperto, in una versione esterna ed una ambientazione estiva.
Quanti cortometraggi si sono presentati alle selezioni di quest’anno e quanti sono arrivati in finale?
Il numero di cortometraggi aumenta ogni anno. Il concorso, attivo da 17 anni, è aperto a livello internazionale: quest’anno sono arrivati alle selezioni più di tremila cortometraggi. Alla fine, però, ne abbiamo selezionati ventisei provenienti da quindici nazioni differenti.
Seguite dei criteri particolari nella scelta dei corti in gara?
Ovviamente, i corti rispecchiano lo spirito del festival. Oltre ad avere il classico criterio della durata di massimo 15 minuti, i prodotti che selezioniamo devono essere di qualità e che diano uno sguardo particolare sul cinema. I cortometraggi in gara si differenziano dalle visioni alle quali siamo abituati solitamente: essi sono tutti diversificati per genere e per tipo di storie rappresentate. Per noi è fondamentale che qualcosa rimanga impresso nello spettatore. L’obiettivo di Cortisonici, infatti, è quello di dare uno sguardo nuovo sul cinema e sui cortometraggi. Esiste una corrispondenza tra la selezione che facciamo sui corti e lo spirito del nostro festival, abbastanza eccentrico!
La data di apertura di quest’anno è intitolata “Anime&Core”: di cosa si tratta?
Il festival è strutturato su tre serate di cortometraggi e di concorso e ogni anno affrontiamo un tema diverso. Quest’anno abbiamo scelto di dare spazio agli anime e all’animazione giapponese in generale. In occasione della serata d’apertura verrà proiettato il lungometraggio “Night is short, walk on girl” di Masaaki Yuasa.
La scelta di puntare sul tema dell’animazione giapponese è stata in qualche modo influenzata dalla sempre maggiore diffusione del cinema orientale o anche dalla recente vittoria ai Premi Oscar di “Parasite”?
L’attenzione di Cortisonici verso il cinema orientale è sempre stata abbastanza viva, proprio perché vogliamo dare uno sguardo diverso e il tema è in linea con lo spirito del festival. Oltre a ciò, esiste anche un sodalizio con un festival coreano con il quale noi collaboriamo da molti anni. Di sicuro, il fatto che ci sia stata una riscoperta del cinema sudcoreano ed orientale da parte dell’Occidente ci ha dato anche uno stimolo in più per focalizzarci ancora di più su questo tema.
Quest’anno il festival si svolgerà all’aperto all’interno della rassegna Esterno Notte: quali sono gli accorgimenti da seguire per non violare le norme anti-Covid?
Oltre alle precauzioni già previste per il cinema all’aperto di Esterno Notte, per regolamentare gli ingressi è possibile visionare il programma sul sito del festival e prenotare il biglietto. Per quest’anno, infatti, è necessario accreditarsi tramite prenotazione.
Terminiamo con uno sguardo al futuro: avete già qualche idea per la prossima edizione?
L’anno prossimo sarà quello in cui il festival diventerà maggiorenne! Stiamo iniziando a pensare a qualche idea: di sicuro, ci piacerebbe fare una grande festa. Visto il cambio di date di quest’anno, stiamo valutando se tornare al periodo di svolgimento iniziale tra marzo e aprile, oppure riproporlo in estate.
Per il programma completo di Cortisonici potete consultare il sito ufficiale a questo link.