Elizabeth Gaskell




Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto (Matteo, 7,7)

Elizabeth Gaskell (1810-1865) è stata una scrittrice forse troppo moderna e aperta per i suoi tempi, e perciò invisa a molti suoi contemporanei: infatti ha sempre scritto con l’intento di testimoniare la verità di quel che vedeva intorno a sé, denunciando il trionfo dell’ingiustizia e dell’egoismo che allora avevano il sopravvento sugli esclusi, i reietti, gli infelici. La Gaskell narra di uomini e donne poveri, considerati e trattati come razza a parte, senza dignità; uomini e donne che, avendo subìto, loro malgrado, i mali del secolo (lo sfruttamento e la prostituzione) avrebbero invece dovuto essere considerati come coloro che stavano dalla parte del bene. La Gaskell (figlia di un reverendo, rimasta orfana di madre a un anno) ha sempre nutrito la profonda convinzione che uno scrittore non può certo cambiare il mondo, ma può svegliare le coscienze. Proprio per ciò, per questo suo modo di descrivere in maniera così limpida e sincera la società che la circondava (ha vissuto a lungo a Manchester), le sue opere suscitarono sempre scandalo, arrivando finanche ad essere bandite (se non addirittura date alle fiamme) da non poche case, biblioteche e librerie. Ruth (1853 – in italiano Elliot Edizioni, 2015) è il primo romanzo che, nel Regno Unito, vede un’adultera quale protagonista (infatti La lettera scarlatta di Nathaniel Hawthorne, pubblicato nel 1850, non aveva ancora attraversato l’Oceano). Ruth è una donna come tante, ora come allora: sedotta e abbandonata, oltre che ingannata; una donna che ha la forza e il coraggio di ricominciare e a cui la vita offre una seconda chance. Il romanzo è ricco di spunti e riferimenti biblico-religiosi che portano a pensare quanto il problema religioso sia in realtà un problema etico: onde si rende necessario comprendere che i valori della solidarietà, della comprensione e della bontà, oltre ad essere “misteri”, necessitano di essere coltivati al fine di dare quei frutti che una società che voglia essere migliore possa cogliere e fare propri.      

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