Finister – Please, take your time
Artista: Finister
Titolo: Please, take your time
Etichetta: Red Cat Records
Voto: 7/10
Inevitabilmente si ondeggia, almeno con la testa avvolta dalle cuffie; Lighter è davvero uno starter dalla ritmica suadente, follemente sinusoidale. La delicatezza del riff si stempera, quando il ritornello invade, letteralmente, le dinamiche composte della struttura “metropolitana” del brano. E’ un vissuto, uno spaccato di realtà concreta, che racchiude i pensieri più intimi della band fiorentina. In questo secondo lavoro (il primo risale al 2015) c’è una ricerca di equilibri, personali, collettivi, badando solo alla massima espressività dei testi. Riflessivi. Probabilmente. Le cadenze pacate, sostenute da intervalli sfumati e da un sassofono pop, in I know that I can be with you, testimoniano una maturità sonora, gestita in maniera totalmente anacronistica, rispetto al primo disco. Il delay che accarezza dolcemente la continuità del brano, riserva un’ironia che, forse, ci riporta al titolo dell’album. Già, perché fermarsi, per un attimo, prendendoci tutto il tempo che ci occorre, potrebbe apparire un invito; un messaggio subliminale, antagonista della frenesia, arrogante che invade le nostre esistenze. Se tutto questo non bastasse e non servisse a distogliere l’attenzione da altri punti focali, senza inutili distrazioni sonore, si aggiunge una collaborazione di tutto rispetto. Producer di U2, Bjork e Tricky, Howie B presta il suo infallibile orecchio, per produrre ben quattro brani del disco. Un biglietto da visita davvero impeccabile, che non aggiunge vanità né presunzione alla solida base culturale che contraddistingue i Finister. Di certo un po’ di prestigio aiuta, ma in questo caso, serve a confermare la dinamicità e la bravura di una band, cresciuta, pronta a prendersi tutto il tempo necessario…
Melo Sarnicola