Francesco Messina al Museo Bodini 20 anni dopo

Al Museo Civico Floriano Bodini di Gemonio, sabato 26 ottobre verrà inaugurata la mostra “Francesco Messina al Museo Bodini 20 anni dopo”.

Risale infatti al 1999 l’esposizione di sette opere del Maestro in occasione dell’inaugurazione del Museo. Oggi una selezione di sculture in bronzo ricorda nuovamente l’importanza dello scultore e del rapporto che ha avuto con lo stesso Bodini.

Da professore all’Accademia di Belle Arti di Brera, a figura di riferimento per un fondamentale confronto: “Il nostro rapporto divenne di vera intensità nella continuità del lavoro e nell’approfondimento dei contenuti. Diedi ascolto ai suoi suggerimenti e trovai forza e riscontro preciso nella ricerca, pur conservando, nel mio carattere, una libertà di visione legata alla mia origine lombarda e settentrionale. Il Maestro considerava questa mia caratteristica come una dote e la sosteneva con una stima che mi dimostrò poi, sempre, negli anni con affetto”, scriveva Bodini.

Francesco Messina, nato a Linguaglossa in provincia di Catania, nel 1900, è considerato come uno dei più importanti scultori figurativi del Novecento e le sue sculture sono esposte nei musei più famosi, tra cui: Berna, Zurigo, Oslo, Monaco, Parigi, Barcellona, Berlino, Mosca, Venezia. 

Nel 1963 realizza il grande monumento a Pio XII per la Basilica di San Pietro in Vaticano e nello stesso anno gli fu assegnato il Premio Michelangelo per la scultura a Firenze.

Nel 1974 il Comune di Milano aprì il Civico Museo- Studio Francesco Messina nell’antica ex chiesa di “San Sisto al Carrobbio”. Questo rimarrà lo studio permanente e ufficiale dell’artista fino alla sua morte, ospitando anche ca. ottanta sculture (policrome , bronzi , cere) e trenta opere grafiche (litografie, pastelli, acquarelli, disegni a matita) donate al Comune di Milano.  

All’esposizione di opere di Francesco Messina, si affianca la volontà di ripercorre questi vent’anni di attività del Museo, attraverso un’ampia ricerca fotografica: partendo dalle immagini della cascina rurale e dei lavori di ristrutturazione sino a giungere all’inaugurazione e alle successive esposizioni ed eventi. Si ricordano così alcuni dei volti e dei momenti che hanno permesso alla ‘Bottega di Bodini’ di essere luogo di cultura, arte, incontro, confronto e crescita.

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