Il Santuario della Madonna della Riva ad Angera
Se la matematica non è un’opinione, certamente la Religione lo è, dato che ognuno al mondo la interpreta a suo piacimento: chi segue fedelmente i testi sacri, chi adotta solo alcuni principi, chi si rivolge a dei alternativi e chi sceglie di non credere. Ciò che, però, resta costante in tutte queste situazioni è il riconoscimento della bellezza oggettiva di alcuni luoghi di culto: è questo il caso del Santuario dedicato alla Madonna della Riva ad Angera.
In piazza Garibaldi, di fronte al porto austriaco, l’edificio del Santuario fu costruito dell’architetto G. Quadrio a seguito di un miracolo. Nello stesso luogo precedentemente sorgeva una semplice edicola campestre: un affresco del 1443 rappresentante la Madonna che allatta il Bambino Gesù; il 27 giugno del 1657, al passaggio di una donna solita fermarsi davanti all’icona per pregare, la Madonna prese a sudare sangue dalla fronte: dopo i vari accertamenti ecclesiastici, il miracolo fu riconosciuto come autentico e si stabilì di costruire un Santuario in commemorazione dell’evento.
Il grande progetto previsto (che comprendeva un ampio edificio centrale, due torri campanarie e due sacrestie) restò in realtà incompiuto: posta la prima pietra nel 1662, si poté costruire solo il coro e il presbiterio per varie difficoltà sorte durante i lavori. Le opere successive di ampliamento e restauro sono state, però, in grado di ristrutturare la costruzione di modo che il risultato finale, per quanto ridimensionato, sia comunque degno del progetto originale.
Tra i vari vanti e le bellissime rappresentazioni presenti, senza dubbio il principale interesse è riscosso dalla notevole immagine della Madonna col Bambino che, staccata dal muro originario e trasportata su tela dal pittore Tino Anselmi, è ora visibile sull’altare.
Un affascinante luogo di culto ad appena 40 minuti di auto da Varese, dove riscoprire l’arte religiosa, magari proprio durante la Festa del Santuario: la prima domenica di luglio.
If Mathematics is not a matter of opinion, certainly Religion is, since everyone in the world interprets it to his/her liking: some faithfully follow to the Sacred texts; some adopt only certain principles; some turn to untraditional gods, and some choose not to believe at all. However, what remains constant in all these situations is the acknowledgement of the objective beauty of some places of worship: this is the case of the Sanctuary dedicated to the Our Lady of the Shore in Angera.
In Garibaldi square, opposite the Austrian port, the Sanctuary was built by the architect G. Quadrio, following a miracle. In the same place previously stood a simple country aedicule: a fresco, made in 1443, representing Our Lady breastfeeding a young Jesus. On June 27, 1657, at the passage of a woman used to stop in front of the icon image to pray, the Madonna began to sweat blood from Her forehead; after several ecclesiastical verifications, the miracle was authenticated and it was resolved to build a Sanctuary as a memorial for the event.
Unfortunately, the great planned project (which included a large central building, two bell towers, and two shrines) remained unfinished: placed the first stone in 1662, it was possible to build only the choir and the presbitery because of several difficulties during the building. However, subsequent works of extension and restoration were able to renovate the construction, so that the final result, even if downsized, is still worthy of the original project.
Among the many prides and beautiful representations there, no doubt the main interest is the remarkable image of Our Lady with the Child which, taken from the original wall and carried on canvas by the painter Tino Anselmi, is now visible on the altar.
A charming place of worship just 40-minute drive from Varese, where you can rediscover the holy art, perhaps during the Sanctuary Festival on the first Sunday in July.