I’m not a blonde – The blonde album

Artista: I’m Not a Blonde
Titolo: The Blonde Album
Etichetta: INRI
Voto: 6/10

Per i nostalgici degli anni ‘80, per chi come me ascoltava le audiocassette dei norvegesi A-ah (canticchiando ovviamente Take on me ossessivamente), le I’m Not a Blonde con The Blonde Album ci regalano senza dubbio un tuffo nel più classico electro-pop.
In questo secondo disco il duo milanese desidera spingerci nei meandri della loro ricerca sull’epoca di Regan e della Thatcher, anche se brani come Daughter, A Reason e Walls Coming Down, risentono inequivocabilmente del tocco di Gian Maria Accusani (Prozac+, Sick Tamburo), pur mantenendo inalterate le qualità di un progetto assolutamente coerente e mai fuori dalle righe.
Il mondo, visto dagli occhi di Chiara “Oakland” Castello e Camilla Matley, è una performance artistica scandita dal suono dei synth, dall’euforia delle ritmiche sintetiche e condita con la giusta dose di malinconia. Una darkwave infarcita di chitarre elettriche, che dicevo non disdegna puntate nel punk anni ‘90, che pare mutare costantemente pur rimanendo fondamentalmente coerente a sé stessa.
Not Today accompagna “il movimento ritmico della testa”, elettrizzando l’ascoltatore seppur per un periodo fin troppo breve. A Reason è invece una ballata pop scorrevole e dal sapore moderno, vicina al gusto “anni zero” ma sempre bella e godibile.
Più malinconica e leggiadra nella sua semplicità è Five Days; colma di femminilità e sensuale come poche, capace di trasportare la mente chissà dove.
Un disco che si lascia ascoltare, forse a tratti pretenzioso, ma che si colloca sicuramente fra quei pochi lavori ben bilanciati fra riscoperta e sperimentazione.

Melo Sarnicola

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