Inheaven – S/T
ARTISTA: INHEAVEN
ALBUM: INHEAVEN
ETICHETTA: prodotto da Tom Dalgety e registrato ai Rockfield Studios
VOTO: 8/10
C’è un detto che recita: “mattone su mattone, viene su una grande casa”. Ecco, l’omonimo album d’esordio della band alternative-rock londinese Inheaven è stato realizzato in modo analogo alla casa di mattoni precedentemente citata: singolo brano dopo singolo brano, viene su un grande album. Chloe Little (basso e voce), James Taylor (voce e chitarra), Joe Lazarus (batteria) e Jake Lucas (chitarra) non hanno avuto fretta nell’incidere il loro primo disco, il quale in realtà era un sogno programmato già da molto tempo dai musicisti che aspettavano solo di vedere come funzionasse la band.
C’è da dire che varrà la pena di attendere fino al primo settembre 2017 l’uscita dell’album (che sarà prodotto da Tom Dalgety ed è stato registrato ai Rockfield Studios), perché gli Inheaven hanno avuto così modo di perfezionarsi e di caricarsi di energia. Un’energia che sembra essere trattenuta durante l’esecuzione della prima traccia “Baby’s Alright”, nonostante il basso sia dominante e dai toni in grado di rievocare quelli più esplosivi delle band di grande calibro. La prima scossa di adrenalina viene data con la meravigliosa “Vultures” dove il riff iniziale molto metallico ti trascina per tutta la durata della traccia e che, ad ascoltarla bene, sembra avere dei sound totalmente slegati dagli altri brani del disco. Quest’ultima caratteristica è la prova che gli “Inheaven” sono una band emergente capace di comporre brani molto eterogenei ed in grado di passare dai sound più “tradizionali” del post-grunge e dell’alternative-rock a suoni più melodiosi e quasi ipnotici.
Emmanuele Occhipinti