Intervista a Mr. Pinguino dei Pay e a Federico 3

A distanza di dieci anni dall’uscita della punk rock opera “Federico Tre e il destino infausto” e in occasione della sua ristampa in edizione limitata in vinile, mercoledì 17 dicembre 2014, presso la nostra redazione di Varese, abbiamo avuto l’onore di ricevere in visita ufficiale il nostro Amatissimo Federico Tre.

Siamo davvero lusingati in quanto siamo stati scelti come prima e unica testata giornalistica ad oggi ad essere accreditata dal nostro Magnifico per il rilascio di un’intervista ufficiale.

Solo pochi di noi sono stati ammessi all’incontro: il nostro direttore Vincenzo Morreale, la nostra fotografa Marta Perroni, il bassista “Pinguino” del gruppo punkrock Pay e le nostre collaboratrici Sofia Parisi e Valentina Galmarini.

L’intero edificio, per paura di possibili attentati, è stato fatto evacuare da numerosissimi Federiciani: le imponenti forze di sicurezza del nostro Amatissimo Federico Tre.

 

D. Altissimo, ci vuol parlare del lavoro “Federico Tre e il destino infausto”?

R. “Federico Tre e il destino infausto” è una rock opera. Una storia che ha un preciso inizio e una altrettanto precisa fine. Parla della mia ascesa al potere, della costituzione di una dittatura e della demolizione della stessa ad opera della Resistenza.

E’ stata stampata da questa formazione musicale (N.d.r. I Pay) dieci anni fa, ma, allora, i tempi non erano ancora maturi alla rivoluzione come invece lo sono ora.

Nel 2005 eravamo a metà del percorso del ventennio di dittatura che sta attraversando la nazione. Questo paese non era ancora pronto per comprendere il messaggio di rivoluzione contenuto in “Federico Tre e il destino infausto”.

Ora, dieci anni dopo, è “divertente” vedere come il paese sia finalmente pronto a comprendere il messaggio rivoluzionario di questa rock opera che questi giovani ragazzi hanno coraggiosamente rappresentato.

 

D. Come mai ha scelto proprio il gruppo musicale Pay per la rappresentazione?

R. Ho scelto loro principalmente perché mi piaceva il fatto che fossero al di fuori del normale sistema economico. Credo che il loro percorso di autoproduzione fosse importante per affidare questo messaggio.

Penso che adesso, finalmente, tutti voi siate pronti per comprendere come il sistema consumistico nel quale vivete sia una vera e propria dittatura, non una libera democrazia come invece credete.

 

D. Mister Pinguino ci vuole raccontare come e quando avverrà la rappresentazione della rock opera?

R. La rappresentazione sarà quanto di più teatrale e magnifico possibile.

Dieci anni fa affidammo al poeta Roberto Freak Antoni (N.d.r. Purtroppo recentemente scomparso) l’interpretazione di Federico Tre perché credevamo nella “poesia al potere”.

Oggi invece abbiamo convinto il nostro dittatore a scendere in campo personalmente perché crediamo che i tempi siano quelli giusti per far raccontare in prima persona questa storia.

Sul palco ci saranno il chitarrista Mr. Granchio, Luca dei Crummy Stuff, “Pelo” (bassista dei The Fire) e il nostro “batterista di fiducia”. Naturalmente saranno invitati tutti gli ospiti dell’epoca che vorranno prendere parte alla rappresentazione, ovvero Alberto Camerini, Olly Riva, Fabio Treves e Metius STP.

Le rappresentazioni in programma sono al momento tre: la prima al Csa Arcadia di Schio (VI) il 5 gennaio. Poi ripeteremo a Varese alle Cantine Coopuf il 23 gennaio mentre l’ultima in programma sarà il 13 febbraio al Circolo Arci Ohibò di Milano.

 

D. Grandissimo cosa porterà a suo avviso la rappresentazione di “Federico Tre e il Destino Infausto”? 

R. Senza dubbio alla rivoluzione!


Intervista di Vincenzo Morreale, Sofia Parisi, Valentina Galmarini

Foto di Marta Perroni

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