Mangiatutto – أكل كل شيء
Artista: Mangiatutto
Titolo: أكل كل شيء
Etichetta: Snowdonia records
Voto: 7/10
Mangiatutto è il nome di un collettivo, non di una band. I suoi militanti provengono da Savona e appartengono a universi culturali e sonori distanti e in conflitto. Fra di essi emerge qualche musicista, ma questo è frutto del caso. Questo progetto è in continua evoluzione, capace di serbare molteplici sorprese. Decidono successivamente di unire le loro competenze ed esperienze e dare vita ad un album intitolato: ”أكل كل شيء ”, da leggersi “Mangiatutto”. Interessante l’utilizzo della calligrafia araba, rappresentando così culture differenti. Al suo interno si riuniscono dodici tracce che pongono l’accento sulle testimonianze del loro stare al mondo.
Si tratta di un genere prevalentemente rock, ma alcune canzoni, come Ululoni e Alpenliebe, strizzano l’occhio a sonorità più ska. In Ululoni si può sentire una voce finale che appartiene ad un divulgatore scientifico, oggi misteriosamente scomparso dal web. Nei testi spiccano elementi sentimentali che girano intorno al concetto di “casualità” dell’esistenza. Trovo intrigante come i ragazzi giochino amalgamando diversi sound, immergendoci in un viaggio senza fine. Si ispirano, inoltre a citazioni di personaggi diversi: la traccia numero dieci Gigi , per esempio, prende spunto da alcune dichiarazioni del calciatore Gianluigi Buffon. L’idea di sèduction, invece, appartiene al poeta Adriano Spatola, e per tutta la durata del brano si può udire una voce che con aggressività urla “sèduction!”, e sta all’ascoltatore liberare le proprie interpretazioni.
Non c’è nessuna rivoluzione copernicana tale da rendere l’album una mosca bianca all’interno della discografia nazionale, e spesso il passaggio da diverse lingue e stili, crea confusione. Ma una confusione artistica, in cui si percepisce la passione e il divertimento di questi ragazzi.