Marydolls – Tutto Bene
Artista: Marydolls
Album: Tutto Bene
Etichetta: autoproduzione
Voto: 8/10
Singolare delle volte come ci si possa incrociare nuovamente e nei modi più imprevedibili: era il 2001 la prima volta che conobbi Paolo Morandi e soci. In quell’occasione con la mia band dell’epoca avevamo calcato assieme il palco di uno storico locale di Sondrio. Quindici anni dopo, complici i social network, vengo contattato dalla band che in un clima da “Amarcord” mi annuncia l’uscita del loro terzo disco “Tutto Bene”. Mi ero perso i piccoli e grandi traguardi di questo gruppo bresciano: vincitori del premio Vitaminic Awards 2001, main stage dell’Heineken Jammin’ Festival con artisti come Alanis Morissette e The Police, premio critica Rockstar e una azzeccata pubblicità della Vodafone.
Tanta strada fino a questo terzo lavoro, registrato e mixato magistralmente da Lorenzo Caperchi al Red Carpet Studio di Brescia, che fotografa una band in piena forma e davvero molto maturata.
Per capirci: le coordinate sulle quali si muovono i Marydolls sono in bilico fra un certo tipo di Brit Rock-Pop, gli ultimi Verdena e un pizzico di quella genialità di artisti del calibro di Max Gazzè.
Le liriche in italiano molto ben curate sono allo stesso tempo leggere e impegnate. Pregne di disillusione, descrivono in maniera più o meno diretta la fine dell’adolescenza e l’ingresso nell’età adulta. Fra rimpianti e conquiste mancate, piccoli traguardi e nuove sfide.
Gli undici brani filano davvero dritti d’un fiato, fra sonorità vintage (bellissimi gli organetti) e episodi più marcatamente rock fino a sconfinare nell’indietronic.
Un disco che centra l’obiettivo, che conquista per il suo approccio genuino, sicuro di far forza su una certa “sostanza”, merce non troppo comune in questi tempi fatti di hype e di troppe chiacchiere.
Vincenzo Morreale