MasCara – Questo è un uomo, questo è un palazzo
Artista: MasCara
Album: Questo è un uomo, questo è un palazzo
Etichetta: autoproduzione
Voto: 8/10
I MasCara sono una band storica della scena indie-rock varesina. Lo scorso 22 settembre è uscito il loro nuovo album dal titolo “Questo è un uomo, questo è un palazzo”. Un lavoro estremamente articolato e studiato da tutti i punti di vista: dalla promozione, al video e fino ai giochi interattivi con i fans.
Si parla della contrapposizione tra vita reale e social network, di come questi strumenti digitali possano inevitabilmente distorcere la realtà. Carne e Pixel è il singolo e brano più rappresentativo che, anche attraverso il video concepito come una lunga sequenza di un film, vuole mettere in evidenza l’impatto che ha la tecnologia sulle nostre menti. Il brano è caratterizzato da un’atmosfera introspettiva incorniciata dalla voce profonda del cantante Lucantonio Fusaro. La band ha inoltre inserito una call to action alla fine del video con la quale invitava gli ascoltatori a ritornare sul profilo di una fantomatica “Golden Record”.
“Golden Record” è appunto un account Instagram generato per presentare al pubblico l’applicazione fittizia protagonista del singolo. Nel profilo si possono trovare tutte le informazioni relative a questo software il quale promette di recuperare “la memoria delle persone amate”. Il processo avviene caricando all’interno dell’applicazione foto, video e file che vengono poi trasformati in un codice. Una volta acquisiti i dati questo codice viene trasferito al “Motherboard System”, che viene rappresentato come una sorta di ospedale. Lì, attraverso un particolare trattamento cerebrale, i ricordi tornano a prendere vita proprio grazie al materiale che si è caricato. Alla traccia numero quattro dell’album, infatti, troviamo Motherboard: un brano dalle stratificazioni analogiche ed elettroniche che portano inevitabilmente ad una serie di riflessioni.
Tuttavia il brano che mi ha più colpita è Heavy Soul, per il suo sound sporco, accompagnato da un basso/batteria vibranti, che esplode poi in un ritornello liberatorio. Il disco si chiude con L’arte di correre: canzone che pone l’accento sulla vita di tutti i giorni espresso dai gesti semplici della pura quotidianità.
“Questo è un uomo, questo è un palazzo” si potrebbe semplicemente descrivere come una serie di canzoni intrecciate fra loro che creano un’atmosfera spesso rarefatta e surreale. Un album sicuramente non facile al primo ascolto ma nel quale i MasCara hanno chiaramente dimostrato di aver superato se stessi.