MATITA – “All the music is played, all the rhythm is drawn”
Band: MATITA
Album: All the music is played, all the rhytm is drawn
Etichetta: Sstars
Anno: 2015
Voto: 8/10
Si può suonare disegnando? In passato ho visto band cimentarsi in sonorizzazioni di vecchi film muti, gruppi o solisti fare concerti assieme ad artisti che dipingevano una tela durante la loro esibizione ma mai avrei pensato che il rumore generato da una matita su un foglio di carta potesse diventare un suono vero e proprio.
Ci hanno pensato i MATITA: gruppo o collettivo musicale formato da cinque musicisti: uno di essi dietro al piano elettrico, gli altri con in pugno le matite.
Il suono dei quattro disegnatori viene captato da dei microfoni a contatto (come quelli usati su alcuni strumenti acustici come chitarre, violini, ecc…) posti sotto delle tavolette da disegno. Il suono poi viene rielaborato attraverso un mixer più vari effetti e il risultato di tutto ciò è un qualcosa di unico a metà strada fra il ritmico e il melodico.
“All The Music is Played, All the Rhythm is Drawn” si articola su dieci tracce, quasi fossero dieci movimenti della stessa “suite”.
Malinconico e sognante è il “mood” che pervade il disco, come un ipotetico e ideale viaggio attraverso le linee di un disegno sconfinato, come se tornati bambini si volesse colorare la strada fra casa e scuola. Tutto senza lasciare spazi vuoti, tutto senza dimenticare di usare i colori più rari e preziosi.
E così che mentre la mente viaggia su strade sgombere da parole arrivano gli unici due brani del disco in cui è presente la voce “A Garden”, ad inizio album, e “Pieta” in conclusione del lavoro.
Un disco da ascoltare in cuffia, sdraiati a piedi nudi nella propria cameretta o in quella che si aveva da bambini. Provando ad immaginare di respirare ancora una volta il profumo dei pastelli a cera.
Vincenzo Morreale