Mondoriviera – Il Tempio degli Uomini Granchio

Artista: Mondoriviera
Album: Il Tempio degli Uomini Granchio
Etichetta: Brutture Moderne
Voto: 8/10

La prima immagine che mi viene in mente quando devo parlare del panorama underground italiano è quella del sottobosco, un posto incredibilmente vivo dove tutto è in continua evoluzione. Ma è anche un posto poco illuminato ed incredibilmente umido, inospitale per la maggior parte degli esseri viventi. E sono esattamente queste le condizioni perfette per poter sperimentare e per poter manipolare il suono nei modi più originali, proprio come ha fatto il musicista romagnolo Mondoriviera, al secolo Lorenzo Camera, nel suo album di debutto solista “Il Tempio degli Uomini Granchio”, uscito a giugno su Brutture Moderne.

I richiami al primo Battiato (uno che il sottobosco lo metteva sulle copertine dei dischi) sono fortissimi, ma la proposta di Camera è del tutto originale e incredibilmente energica. Ispiratosi ai film splatter e all’horror anni ‘80 di Romero e Peter Jackson, l’album gira attorno al concept sci-fi che vede come protagonista un giovane mutante tormentato da una tetra allucinazione, che lo porterà per esasperazione a intraprendere un viaggio verso l’ignoto. Ed è qui che scopre l’esistenza de Il Tempio degli Uomini Granchio, che diventerà così la sua meta.

Questa avventura riflette perfettamente i suoni liquidi di Half Pipe e Multimedi Evil, gli ambienti rarefatti di Yog Sothoth, i synth vintage di Emporion e Verissimo e le atmosfere tetre di Conca.

Per godersi a pieno “Il Tempio degli Uomini Granchio” e comprenderne a fondo la natura artistica si consiglia la visione dei visual fatti in computer grafica e 3D dallo stesso Mondoriviera. Vi assicuro che non ve ne pentirete, e chissà magari anche voi vi metterete alla ricerca del vostro tempio.

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