Native Harrow – Happier Now
Artista: Native Harrow
Titolo: Happier Now
Etichetta: Loose Music
Voto: 7/10
L’inconsueta natura dei Native Harrow, è chiara sin dalla copertina di “Happier Now”, nuovo album del duo fantasma di Lyndell. Sebbene dal punto di vista formale, il combo sia infatti formato dal polistrumentista Stephen Harms e dalla voce di Devin Tuel, è su quest’ultima che convergono le attenzioni di pubblico, promozione ed addetti ai lavori. Raffinata interprete, autrice ed ex ballerina classica, la Tuel, si è ritagliata con personalità, un posto tutto suo all’interno di un panorama indie folk, ormai saturato da troppi progetti troppo simili fra di loro. La vocalità fuori canone della giovane, è proprio il tratto distintivo dei Native Harrow, giunti al terzo lavoro. Se da un lato il duo galleggi in un genere poco avvezzo all’originalità, dall’altro l’elegante morbidezza della voce della Tuel, rivendica prepotentemente un’identità ben precisa, distante dalle ridondanti ed effimere voci al limite dell’intelligibile di molte sue colleghe.
Poco conta, quindi, se la formula resta quella più che collaudata di un folk 70s a metà fra Joni Mitchell e Nick Drake, quando a sedurre l’ascoltatore sono brani come la magnifica Blue Canyon, scippata da sessioni registrate in una casa vista California. Nonostante il raffinato songwriting della Tuel, ben si traduca in Happier Now, How You Do Thingse Hung me Out to Dry, è negli episodi più fuori genere, che il duo convince maggiormente. Round to Round e Can’t go on Like This, testimoniano infatti quanto sia semplice per la giovane autrice, dismettere i panni dell’eroina indie folk, per indossare quelli di un’artista ben più incisiva e consapevole. Un’agilità musicale, quella della Tuel, che è l’arma a doppio taglio di questo interessante “Happier Now”, costantemente a metà fra il manieristico giocare alla Joni Mitchell e il voler sorprendere davvero.