Noirêve – Pitonatio
Artista: Noirêve
Album: Pitonatio
Etichetta: INRI
Voto: 8/10
World music, ambient, trip hop… e tutta una serie di altre cose che rendono “Pitonatio”, questo il titolo dell’album, una bomba sperimentale tutta italiana, che porta la firma della produttrice Janet Dappiano, in arte Noirêve. Pensato per essere fruito su vinile, l’album presenta due lati, il primo ben stratificato e multiforme; il secondo più introspettivo e libero, a tratti psichedelico. Embers, il brano di apertura è caratterizzato da ritmi tribali dati dalle percussioni africane, dalla delicatezza del flauto indiano e da campioni vocali che compaiono qua e là creando un pattern sonoro avvolgente. Segue Bradipedia dove predomina il sitar che dona all’ascoltatore un’esperienza di calma e pace interiore. Se fino ad ora ci trovavamo davanti a brani essenzialmente strumentali, non si può dire lo stesso di Jalìa dove una voce femminile fluttuante concede un momento di tregua dai numerosi strati di suono che la produttrice crea. Holy Guacamole è forse il brano più particolare di tutto l’album: suoni proveniente dal caos cittadino incontrano un sax che timidamente ripropone lo stesso riff, ricreando così un ambiente urbano. Le sperimentazioni non sono solo sonore, ma anche culturali in un certo senso. Basti pensare a Lu rusciu de nonno Osvaldo, un brano che riprende un canto popolare pugliese in chiave trip hop, qui presentato proprio da nonno Osvaldo in persona. “Pitonatio”, con il suo sitar e i suoi sample vocali avvolgenti chiude il lato A del vinile e crea un’ atmosfera raffinata. Musica Per Grattini occupa il lato B con i suoi 20 minuti di ambient meditativo e mellifluo, da godere con gli occhi chiusi. Noirêve (ma si pronuncia Nuarèv) ha tutte le carte in regola per entrare a far parte dei grandi della musica sperimentale italiana di oggi e di domani.
Noemi Bolis