Ophiuco – Hybrid

Band: Ophiuco

Album: Hybrid

Etichetta: Seahorse Recordings

Anno di pubblicazione: 2015

Voto: 8/10

Gli Ophiuco sono una vecchia conoscenza del sottoscritto e tornano (inaspettatamente) dopo ben otto anni dall’album d’esordio “Hypno Queue” (2007) con “Hybrid” che rinnova formula e sapori di una band votata a sonorità tipicamente collocate nei ’90s di oltremanica.

Parlo della scena Trip Hop britannica dei quali i Massive Attack ne erano (e sono) fra i pionieri e maggiori esponenti.
Ma dal gruppo di Bristol i componenti degli Ophiuco Paolo “Ezua” Zangara (basso), Marino “Malima” Peiretti (chitarre), Ilaria “Ali” Nicolini (voce), Nathalie Rosemarie Carlesso (voce), Luca Morselli (voce) e Irene Parabita (voce) si discostano per varietà della proposta spaziando sì dai suoni sintetici e ipnotici tipici del trip hop ma aggiungendo anche incursioni nella dub e con la libertà di scrittura tipica del jazz.
La scelta della lingua inglese, probabilmente obbligata per il genere, risulta ad ogni modo azzeccata per rendere quel respiro internazionale che la band varesina vuole imprimere ad ogni singolo brano.

Il risultato delle undici tracce di “Hybrid” è un tessuto sonoro a trama fitta nella quale si riflettono le diverse estrazioni musicali dei singoli componenti della band, convergendo verso un lavoro corale che esprime al meglio le derive della mente che guardano verso sconfinati territori musicali ancora del tutto da scoprire.
Un album ben riuscito ed equilibrato ma che necessita più di un ascolto per essere compreso e metabolizzato.
Le registrazioni, il mixaggio e la grafica sono state realizzate da Peiretti e Zangara, mentre il mastering è a cura di Paolo Messere.
Il disco è uscito il 28 settembre per Seahorse Recordings ed è distribuito in Italia da Audioglobe.

Vincenzo Morreale

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