PAY – Mr.Pinguino incontra VivaMag

Dopo alcuni messaggi ricevuti in notturna e l’incoraggiamento del direttore abbiamo incontrato Mr.Pinguino, polistrumentista e bassista di tutte le registrazioni PAY, per un’intervista in occasione dell’uscita del nuovo disco “Canzoni per gente che non si fa più”.

Ciao ragazzi, da quanto tempo è che suonate insieme? La vostra formazione è cambiata in qualche modo nel corso del tempo?
I PAY ci sono da troppo tempo, o forse da troppo poco. La formazione è del tutto trascurabile perché deve essere al servizio del progetto di comunicazione punk PAY.
Dobbiamo ammettere di avere avuto da sempre un rapporto conflittuale con la categoria “batteristi” ma, da qualche anno, abbiamo incontro Fleiv, un batterista meraviglioso.

Come descrivereste il vostro genere?
I PAY sono punk, a prescindere dalla musica.

Da dove nasce l’idea del vostro nome “Pay”?
PAY tanto tempo fa era Post Atomic Youth, è stato Potevate Anche Ynvitarci e anche Provate Ammore Ynutile. Oggi chi lo sa…

In totale avete qualcosa come sei album all’attivo, pensate che il vostro suono si sia evoluto in qualche modo nel corso del tempo?
Purtroppo o per fortuna no: la nostra evoluzione musicale è essere costantemente fuoritempo o fuorisincro rispetto al resto, musicale e non.

È uscito da poco il vostro ultimo album “Canzoni per gente che non si fa più”, da dove nasce l’idea del titolo? E cosa rappresenta quest’album per voi?
Il disco è stato composto e registrato come se fossimo ancora nella prima metà degli anni ’90, la situazione da allora è molto cambiata, sia dal vivo che nella distribuzione dei dischi, ecco noi abbiamo pensato a delle canzoni per chi era adolescente in quegli anni e oggi ha ancora il desiderio di farsi un pò di roba buona. L’album per noi è un disco rotto, una rappresentazione perfetta dei PAY.

Quali sono state le vostre maggiori influenze? Sia per quest’ultimo album che per gli altri.
A me piscciono solo i NOFX, ma in tutti questi anni non sono riuscito a convincere Mr.Grankio ad imparare a grattuggiare bene e preciso come loro, ma non desisto, prima o poi ci riuscirò.

Come vivete i live? Com’è il vostro rapporto con il pubblico?
A me piace suonare (se possibile) spaccando della strumentazione. Mr.Grankio ha un rapporto molto speciale con il pubblico dei PAY.

Perchè la scelta di cantare in italiano?
Perché Grankio è un ottimo autore di liriche nell’idioma autoctono.

C’è un live a cui avete suonato che non potete assolutamente dimenticare?
Qualsiasi concerto abbia mai fatto con grankio (e Fleiv, il batterista meraviglioso) è indimenticabile.
Però avere avuto l’onore di suonare insieme a personaggi come Roberto “Freak” Antoni e Danilo Fatur è qualcosa che è difficile da dimenticare.

Chi tra voi scrive i testi? Da dove viene per voi l’ispirazione?
La parte dei testi è interamente affidata a Mr.Grankio, in tutti questi anni non l’ho mica capito da dove possa prendere ispirazione, ma poi le canzoni non venivan fuori già con le parole? o quello succedeva solo a quello la?

Quali sono i vostri progetti presenti e futuri?
Avere al più presto una morte violenta per garantire una serena vecchiaia a mr.grankio

Grazie, a presto. Sara
Prego,
Per ordinare “Canzoni per gente che non si fa più” con la copertina concettuale dell’artista proserpio: 200 copie uniche per un disco rotto, scrivere a : pinguino.pay@gmail.com

 

Sara Ferraro

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