Petrolio – Di Cosa si Nasce

Artista: Petrolio
Album: Di Cosa si Nasce
Etichetta: Dreamingorilla, Dio Drone, Toten Schwan, Taxi Driver, Vollmer Industries, Screamore, E’ un brutto posto dove vivere, Brigante Records, Edison Box
Voto: 7/10

“Petrolio” è il progetto solista dietro al quale si cela Enrico Cerrato (Infection Code, Gabbianferno, Moksa). L’album uscito per una nutrita cordata di etichette (che pare la tendenza del momento a quanto vedo) è composto da 7 tracce oscure come la pece e claustrofobiche come la notte.
Elettronica, shoegaze ma anche metal nel più ampio concetto del termine sono i meandri del sottosuolo dentro i quali si muove Petrolio in questo debut album “Di Cosa Nasce”.
Un flusso sonoro scorretto e spigoloso, sghembo e imprevedibile porta alla mente certe atmosfere alla Godflesh miscelate a quanto di più viscerale e cupo le sonorità lo-fi possano partorire.
Uno schema ripetitivo fatto di synth e drum machine al limite del clipping, quasi “mantrico” se vogliamo, caratterizza l’intera durata dell’album ma penalizza anche la varietà della composizione. Un vero peccato se pensiamo invece a quanto siano azzeccate le atmosfere e il “mood” delle canzoni.
Un disco che merita senza dubbio un ascolto approfondito, un buon esordio per un ottimo artista dal quale auspico più che una maturazione una naturale evoluzione già dal prossimo lavoro in studio.

Vincenzo Morreale

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