Phresoul – The Word Was Made Phresh
Artista: Phresoul
Album: The Word Was Made Phresh
Etichetta: Hyperjazz Records / Goodfellas
Voto: 8/10
È sempre bello quando nuove realtà musicali nascono; etichette indipendenti, band o locali di musica dal vivo. È ancora più bello quando uno come Raffaele Costantino fonda un’etichetta dedicata al jazz e alla musica elettronica. Con la sua pluriennale esperienza come conduttore radiofonico (il mitico programma di Radio 2 Musical Box) e come produttore e DJ (sotto lo pseudonimo di Khalab ha pubblicato un paio di cosine niente male) Raffaele sta portando la nuova scena jazz britannica in Italia, investendo in talenti come i Phresoul, trio per un terzo inglese e per due terzi italiano che il 22 marzo ha pubblicato The Word Was Made Phresh, un album dalle idee estremamente chiare. Con il loro jazz contaminato da hip hop, noise e musica elettronica, i Phresoul sono pronti a cambiare le carte in tavola anche nel nostro paese. Ai synth e alle tastiere troviamo Charlie Stacey, già collaboratore del leggendario Yussef Dayes, mentre al contrabbasso e alla batteria troviamo rispettivamente David Paulis ed Enrico Truzzi. L’amore dei Phresoul per Sun Ra si sente nel corso di queste sette tracce, ma il trio va oltre il concetto di tributo ai grandi del passato, sfoderando un sound incredibilmente moderno, a tratti minimale e assolutamente fresco. I brani scorrono leggeri e impalpabili, liberi da qualsiasi classificazione che potrebbe racchiudere la musica in compartimenti stagni. Le restrizioni al trio non piacciono, e lo dimostrano in brani come Hipster Antichrist o Blended Family dove basta poco per trasformare completamente i connotati dei pezzi finendo nei territori del noise. Con questa voglia di sperimentare, ci si aspetta un grande futuro per i Phresoul. Per amanti di Miles Davis, Thundercat e Flying Lotus.