Reportage – I Toscani Cecco e Cipo

I toscani Cecco e Cipo al Circolone

Venerdì 20 Marzo sul palco del Circolone di Legnano si sono esibiti, dopo la band Pagliaccio in apertura, Cecco e Cipo, giovane duo Toscano conosciuto sulle scene italiane dal 2010 e reso ultimamente celebre dalla partecipazione alle selezioni del talent show X-Factor dello scorso anno.

Avevano convinto l’intero pubblico durante la loro esibizione televisiva, culmine di anni di collaborazioni con nomi importanti della scena indie e underground italiana, erano stati infatti divertenti, spigliati ed accattivanti, riuscendo ad incuriosire anche musicalmente.

Cecco e Cipo, insieme alla loro band, cavalcano l’onda di quel gusto cantautorale che intreccia forti sapori nazionali a influenze d’oltralpe, un rock irriverente e scanzonato che coinvolge e non ci mette decisamente molto a far saltellare sotto al palco. E così, anche l’esibizione di Venerdì al Circolone, ennesima data del loro #VaccaboiaTour, ha avuto una risposta assai positiva da parte del pubblico che si è lasciato trascinare dall’allegria e simpatia dei due giovani musicisti, che, in effetti, da buoni toscani, sono riusciti a riempire il palco con la loro energia fatta di densa semplicità.

Ciò che però mi ha lasciato personalmente perplessa è stato il lato tecnico musicale, voci simpatiche ma inconsistenti, supportate dall’indispensabile appoggio del pubblico che fungeva da coro, melodie, linee e parti ritmiche scontate, che hanno reso i brani mere divertenti filastrocche. Sono divertenti, si, simpatici, molto, ma non ho trovato nella loro esibizione live quella sensazione di curiosa novità che avevano trasmesso nella loro seppur breve ma irriverente e insolita esibizione televisiva.
Una forse doppia delusione però, da parte degli artisti ma anche da parte del pubblico, viene infatti da chiedersi poi come sia possibile non riuscire a percepire le capacità e le competenze tecniche più o meno valide degli artisti che si esibiscono durante un concerto live. Vero, talvolta vengono persino utilizzati metodi computerizzati di miglioramento del suono in uscita, ma nemmeno ciò dovrebbe influire sulla percezione dell’esibizione e sulla relativa valutazione critica che l’ascoltatore dovrebbe sviluppare nei confronti dell’artista stesso, ovviamente anche al di là della simpatia che questo potrebbe suscitare, altrimenti si rischierebbe di giudicare un’esibizione per il suo valore comico o affettivo e non per l’oggettivo talento o capacità tecnica musicale.

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