Richard Ashcroft – Natural Rebel
Artista: Richard Ashcroft
Titolo: Natural Rebel
Etichetta: RPA
Voto: 9/10
Dopo averlo visto in concerto agli “IDays” (chitarra e voce) pensavo non avesse più frecce al suo arco. Invece, con mia profonda gioia, Richard Ashcroft torna con un album incredibile; incredibilmente British, nella sua veste “beatlesiana”. I suoni ricordano profondamente gli anni ‘90, ed è un pregio indissolubile, un biglietto meritato per accedere nell’Olimpo dei migliori songwriter inglesi. Nonostante l’avventura con i The Verve si fosse arrestata, ormai anni fa, la sua di “verve” non ha mai smesso di resistere alle mode, ai gusti altalenanti del music business, brillando nel panorama dei grandi autori, quelli eccentrici. Natural Rebel si presenta esattamente così com’è: un disco da ascoltare. Senza pretese assurde. Ballad graffiate dalla sua inconfondibile voce, calda, accomodante, struggente. That’s how strong, appunto; un brano che prende il via con un lento incedere, sempre assestato sulla cadenza ipnotizzante della melodia vocale. In continuo crescendo, al contrario, si presenta la dirompente That’s when I feel it, che maneggia con maestria il folk-pop, senza eccedere né creare ambiguità all’interno della composizione. We all bleed e A man in motion risultano essere i brani identificativi dell’autore, forse i migliori scritti da quando ha intrapreso la carriera solista. Queste “sweet ballads”, contengono le atmosfere che resero indimenticabili brani storici firmati da Ashcroft, come Bitter sweet simphony, Lucky man, The drugs don’t work; la fluidità emerge senza ostacoli, come se fossero nate per restare impresse nella memoria, lasciando una scia di emozioni senza precedenti. Dischi come questo confermano la capacità artistica, di saper scrivere canzoni, di regalare attimi di “amarcord” che, a mio avviso, restano impressi nella storia del Britpop. Richard Ashcroft sa da dove proviene, e adesso ne abbiamo tutti la conferma.
Melo Sarnicola