Sabbia – Kalijombre
Artista: Sabbia
Album: Kalijombre
Etichetta: Kono Dischi/La Mansarda
Voto: 9/10
Psichedelia che incontra le sigle dei film porno anni 70. Questo è ciò che i Sabbia, quintetto di Biella all’attivo dal 2015, scrivono nella loro bio e hanno perfettamente ragione, non c’è frase migliore che possa descrivere la loro musica, un mix sensuale di psichedelia, musica da colonne sonore, un pizzico di prog e una gettata di stoner. Elementi che troviamo nel nuovo lavoro in studio, il secondo per la band, intitolato Kalijombre, uscito il 9 giugno su Kono Dischi/La Mansarda. Protagonista indiscusso di queste sei tracce è senza dubbio il sax, mai selvaggio e free, bensì sempre raffinato e controllato. La carica psichedelica proviene dalle tastiere di stampo prog (un set vintage che comprende farfisa, piano rhodes e minimoog), dagli infiniti giri di basso e dalla chitarra, quest’ultima mai invasiva, che lascia spazio ai passaggi più introspettivi ed elegantemente segue i compagni di avventura. La title track con il suo riff irresistibile e provocante avvolge e trascina verso una danza incontrollata e primitiva. Il piano rhodes di “Manichini” è un mantra ripetuto che si fa sempre più compatto grazie ad una batteria potente e sfacciata. Con “118” si tocca il punto più alto di tutto l’album, un turbinio di suoni psichedelici conducono l’ascoltatore in una dimensione parallela e allucinata. Imponenti dal vivo, i Sabbia riportano alla mente band del calibro di King Crimson, Pink Floyd, Colosseum e Soft Machine, aggiungendo sempre la grande personalità di cui sono dotati, creando così un progetto originale, sofisticato ed energico. La colonna sonora di un viaggio verso sperimentazioni sonore e mentali.
Noemi Bolis