“Sala prove” – Davanti allo specchio – Hot Complotto

Pluto è un piccolo quadrupede nero, detentore del record dei 18 metri piani “Garage – Tana Complotto”. Figlio di Giovanna, fratello di Brinci, è il classico tipo tranquillo: non fa casino per futili motivi e tendenzialmente dove lo metti sta! Esattamente sotto al garage, che ha visto la sua storica volata (6,2 secondi netti), c’è il suo locale preferito. Si tratta di un seminterrato coi poster dei Green Day e dei Nirvana, il cappellino dei Minnesota Vikings e il modellino della Delta S4. Diversi angoli bui in cui appartarsi e un cazzo di gradone di roccia che nessuno è mai stato in grado di martellare via.

Quasi ogni mattina c’è musica dal vivo! La house band (o “fratelli” come si chiamano tra di loro) è un trio che fa un casino della madonna, vomitando il proprio disgusto per ciò che li circonda dentro agli ampli, vivendo i momenti più intensi della loro vita. Non ci sono posti assegnati, non si paga l’ingresso e non si possono riservare i tavoli, ma ci sono quei 30/40 centimetri quadri sotto al rullante in cui nessuno e dico nessuno osa mettere zampa. Lì, ogni maledetta mattina c’è Pluto, sotto una pioggia di decibel, sudore e segatura, in totale pace col mondo. Probabilmente il suo organismo si nutre di vibrazioni, come Chev Chelios in Crank si nutre di adrenalina e corrente elettrica (fonti attendibili affermano che il quadrupede dovesse i suoi successi a quella particolare dieta). Gli anni passano, e per un atleta passano sicuramente più in fretta. Quindi adesso lui sta meglio sul divano a godersi del meritato riposo, lasciando spazio a chi si trova nel fiore della vita.

Polpetta è un piccolo quadrupede striato sul marrone, il suo record di 6,2 netti è il tempo che gli serve per addormentarsi quando gli gratti la pancia. Incarna l’essenza del sesso-droga-rock’n’roll! Cintura nera di bellavita, figlio di Brinci, nipote di Pluto. Il posto sotto allo Yamaha in acciaio 14 x 6,5 è diventato il suo, e probabilmente fuori dal cancello racconta agli amici gli atti di suo zio insieme all’house band (o “Hot Complotto” come li chiamano).

Ah, che storia quel locale. Figuriamoci quanto manca ora che si è in clausura… Fatto sta, che poco cambia se le zampe siano due o quattro, poco cambia che stiano sotto, sopra, davanti, dietro, attorno, dentro al rullante… Ci sono posti che vanno vissuti senza freni, senza aspettative, senza orologio; solo pieni di furia, sogni, obiettivi e con le persone che ami! Che se ci pensi bene, “le prove” si fanno davanti allo specchio. Lì in saletta è tutta un’altra storia!

Hot Complotto

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