Snow In Damascus! – Unconscious Oracle
Artista: Snow In Damascus!
Album: Unconscious Oracle
Etichetta: DreaminGorilla Records, 2018
Voto: 8.5/10
Unconscious Oracle è uno di quegli album che attirano l’attenzione già solo dalla copertina e che finisci per acquistare pur non conoscendo la band. E quando arrivi al tanto agognato momento dell’ascolto, sai di avere tra le mani una piccola perla. Perchè la bellezza di questo album sta lì, nel color carta da zucchero e nei numerosi occhi che guardano al cielo. Ma sta anche nelle meravigliose melodie che ti avvolgono sin dal primo ascolto. Gli umbri Snow In Damascus! sanno il fatto loro e lo dimostrano con questo secondo album, Unconscious Oracle, preceduto da Dylar, il debutto del 2014.
Il quintetto gioca sulle atmosfere shoegaze ed elettroniche, utilizzando synth dalle sonorità eighties che ricordano i Depeche Mode ed immergendosi nell’indie folk alla Bon Iver.
La band ha descritto Unconscious Oracle come “un disco sul bisogno e sulla scelta di ritirarsi nella discrezione”, un album appunto intimo, delicato, che ti spinge ad ascoltarlo in solitudine, ma con un atteggiamento riflessivo, un’introspettiva su se stessi e sul mondo che ci circonda.
I punti più alti dell’album si raggiungono con “Vultures”, un brano caratterizzato da un tappeto di synth possenti e corposi, in contrapposizione alla voce femminile, sognante e delicata che trascina l’ascoltatore verso nuove dimensioni; “No Details”, il brano forse più elettronico di tutto l’album, nella sua delicatezza, potente e sfacciato; ed infine “Cherry Tree”, accompagnata da un meraviglioso sax, che con la sua eleganza rimarrà impresso nell’animo dell’ascoltatore.
Nel panorama musicale odierno, gli Snow In Damascus! sono uno dei progetti più particolari, ma sopratutto autentici che si possano trovare.
Noemi Bolis