The Weakest Baboons – It’s an Elephant
Artista: The Weakest Baboons
Album: It’s an Elephant EP
Etichetta: Autoproduzione
Voto: 8/10
Torno a parlare dei brianzoli The Weakest Baboons che licenziano un nuovo EP dopo il più che gradevole “Chew” targato 2017.
“It’s an Elephant” è un lavoro composto da cinque tracce sempre in bilico fra sonorità ruvide e fangose tipicamente anni’90.
Se dovessi accostare ad una pellicola cinematografica quello che questi pezzi evocano nella mia mente direi senza dubbio il cult movie del 1994 “Clerks” di Kevin Smith. Come nella scena (rigorosamente in bianco e nero come tutto il film) della partita di hockey sul tetto la opening track Acne Vulgaris colpisce duro in un impeccabile gioco di squadra fra sporcizia e carica ipnotica.
La successiva El Perro strizza l’occhio ad un ritmo rock n’ roll dalle sonorità più oblique che si intrecciano in un riff stoner rock che prende la testa manco fossimo sotto il sole di Rancho De La Luna. Havin Sex invece si avventura in territori più onirici e post rock senza però dimenticare una certa dose di elettricità nei suoi saliscendi e stop and go. Seven Eights torna ad avventurarsi fra desertiche armonie e fitte trame geometriche realizzate da una sezione ritmica a dir poco esplosiva. Qui in qualche modo si sente il risultato di una scrittura molto libera, probabilmente figlia di session interminabili che sarebbero piaciute perfino agli Hawkwind.
E giungiamo alla conclusione del lavoro con In a While, Crocrodile, brano che potrei definire in qualche modo “space rock” (con tanto di “ghost track”) per l’uso del cantato e degli intrecci armonici/percussivi che il trio sembra maneggiare con padronanza e maestria.
Un EP senza dubbio ben riuscito e che conferma le ottime doti di scrittura dei The Weakest Baboons. Un peccato solo che duri troppo poco perché avrei di gran lunga preferito un nuovo album.