Tre Allegri Ragazzi Morti – L’intervista di Vivamag




Uno dei buoni motivi per rimanere in provincia durante questo afoso periodo dell’anno è la possibilità di partecipare ai numerosi e scoppiettanti festival estivi che da diversi anni animano il nostro territorio. Dal 17 al 21 luglio andrà in scena il WOODOO FEST a Cassano Magnago e i protagonisti della prima serata saranno i Tre Allegri Ragazzi Morti. Abbiamo approfittato di questa occasione per fare qualche domanda al frontman della band Davide Toffolo.

Il concerto del primo maggio ha sancito l’inizio del tour estivo dei Tre Allegri Ragazzi Morti e l’uscita del singolo “Lavorare per il male” con Pierpaolo Capovilla. Un brano che mi ha colpito molto perché svela un lato inedito, direi ironico, di Pierpaolo e allo stesso tempo affronta con leggerezza un tema complesso come il lavoro. Come è nata questa collaborazione?

Quando abbiamo fatto il disco avevo in mente questo brano, uno sviluppo di questa tematica, e chi meglio di Pierpaolo poteva fare una cosa del genere?! L’ho contattato e due giorni dopo aveva scritto il testo. Il lato ironico che era presente in alcuni brani del primo album del Teatro Degli Orrori, unito alla nostra musica, ha portato a un risultato finale che ricorda Giorgio Gaber.

L’album “ Sindacato dei Sogni ”, il vostro ultimo lavoro, invece, rievoca atmosfere riconducibili al Paisley Underground. Cosa ti ha colpito di questo genere?

Il titolo del disco è un omaggio ai Dream Syndicate e a quel tipo di psichedelia californiana nata verso la fine degli anni Settanta, inizio anni Ottanta. Abbiamo fatto il disco in un posto particolare, con un produttore particolare e il sound del disco ha preso quella forma lì. Gli ascolti di band come Dream Syndicate, Grateful Dead hanno accompagnato le registrazioni e ci siamo trovati in mano l’idea di poter omaggiare uno dei nostri gruppi preferiti con il titolo del disco.

Un disco che vanta collaborazioni di spessore: da Adriano Viterbini dei Bud Spencer Blues Explosion al sassofonista jazz Francesco Bearzatti, fino al violinista di fama internazionale Davide Rossi…

Con Adriano Viterbini avevamo dei precedenti: ha suonato le chitarre nel disco precedente ed è anche venuto in tour con noi, questa volta ci siamo concentrati su una canzone sola. Francesco Bearzatti è uno come noi: un friulano che se ne è andato, un musicista eccezionale, quando suona sembra Jimi Hendrix. Con Davide Rossi ci siamo incontrati a Roma per caso, senza che lui sapesse chi fossi io e senza che io sapessi chi fosse lui e conoscendoci ci siamo resi conto che dovevamo fare qualcosa insieme e abbiamo immaginato la canzone.

Una ceramica italiana persa in California” è un pezzo splendido, tra i più belli della raccolta, che sconfina in territori musicali inesplorati per i TARM e testimonia una grande voglia di sperimentare

É un brano pieno di germi e i prossimi dischi vivranno dei frutti di questa canzone.

Una menzione particolare va ai video, tra tutti quelli che avete realizzato mi ha impressionato il videoclip di Bengala, un vero e proprio cortometraggio d’animazione…

Il brano è uscito a Natale perciò avevo in mente di realizzare una natività coi gatti. I vari elementi, le citazioni e le suggestioni sono state sviluppate con l’animatore Michele Bernardi. La tecnica di decoupage l’ abbiamo ripresa anche per la realizzazione del video con Pierpaolo. Ogni volta che incontro Michele nasce un’ipotesi di lavoro che si sviluppa in situazioni differenti.

Vuoi lasciare un messaggio ai fan che parteciperanno al concerto di mercoledì prossimo al WOODOO FEST?

Ripassate tutte le canzoni perché ai concerti è bello cantare!

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