Tutti fenomeni – Merce Funebre

Artista: Tutti fenomeni
Album: Merce Funebre
Etichetta: 42Records/Sony Music
Voto: 8/10

La scomparsa de I Cani dalla scena musicale ha lasciato tanti orfani e un buco che ancora non è stato riempito, poco importa se “Aurora”, il disco del commiato, non fosse esattamente un capolavoro.

Oggi Niccolò Contessa è un produttore di successo ma l’esordio di Tutti fenomeni è la cosa più vicina ad un suo ritorno discografico vero e proprio, visto che oltre a curare la produzione si è occupato pure della scrittura. Per il resto, potremmo anche essere di fronte ad una svolta di una certa consistenza: dopo anni in cui la musica italiana è stata prigioniera delle etichette, di formule interessanti ma col rischio intrinseco di una eccessiva standardizzazione, arriva un lavoro che si pone a metà tra due epoche, tra il mondo Trap/Hip Pop e l’Indie elettronico caustico e irriverente che, grazie a I Cani, ha offerto un nuovo paradigma del genere.

Giorgio Quarzo Guarascio, ovviamente anche lui romano, classe ’96, abbandona quel “SoundCloud Rap” che lo aveva reso un nome da tenere d’occhio negli anni precedenti e si affida ad una scrittura che parte da modelli colti (Battiato soprattutto ma anche la musica classica e lirica, con citazioni più o meno esplicite di Chopin e Bizet) e li declina in un pastiche sonoro all’insegna di un’elettronica che strizza pesantemente gli occhi agli anni ’90 (ormai evidentemente divenuti materiale per retromaniaci) e combina meravigliosamente melodia e produzione, alternando episodi incalzanti (Valori aggiunti, Marcel, Qualcuno che si esplode), brani meditativi e a tratti lugubri (Filosofia, Diabolik, Mogol) e autentici inni del futuro (Reykjavik a modo suo è già un classico).

Il tutto con un lavoro di altissimo livello sui suoni, in una sorta di tripudio barocco che in qualche modo compensa l’estensione ridotta e la scarsa espressività vocale di Giorgio. Che di contro però, se la cava a meraviglia nei testi, tra i migliori ascoltati negli ultimi anni, in bilico tra polemica socio-culturale e geniale surrealismo.

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